ACAYA.Succede per quei casi della vita, che ti ritrovi in un giorno feriale nel Comune di Vernole a fare delle delle cose che di solito fai a Lecce
Un giorno qualsiasi,oggi lunedì 18 gennaio 2016.
Banali cose che un cittadino si trova costretto a dover fare per urgenza nel suo Comune,senza problemi di parcheggio.Lecce è pur sempre una città da centomila abitanti…
Ufficio postale di Strudà,Vernole.
Da fuori non sembrava essere pieno di gente,ma è bastato aprire la porta per trovare decine di persone stipate in una stanza di 15 metri quadrati più due clienti agli unici due sportelli.Zero privacy.
Decido di attendere per fare un pagamento facile facile.
Il mio ottimismo diventa paura quando quei due soli clienti paralizzano l’ufficio postale per più di quaranta minuti.
Intanto quella decina di persone diventano quindici,poi venti.
Arrivano cittadini che solitamente si servivano negli uffici postali di Pisignano(Vernole) e Acquarica(Vernole).
Molti sono anziani accompagnati da parenti o conoscenti e non ci sono sedie.
Qualcuno coraggiosamente inizia a fare le prime ammissioni.Il primo è aperto di martedì e giovedì,il secondo chiuso definitivamente.
Come durante la guerra stendiamo una mappa e appuntiamo le bandierine.
Resistono Strudà (ci siamo dentro) e il potente ufficio postale di Vernole,la brigata corazzata con ben 5/6 sportelli.
E’ presto detto e quell’ottimismo diventata paura si traforma in terrore quando dall’ufficio postale di Vernole arrivano cittadini infreddoliti,avvisando che tutti i terminali erano andati in tilt e quindi Strudà era diventato l’ultimo avamposto ancora in piedi,il Fort Apache degli uffici postali di tutto il territorio comunale che fino a tre anni fà ne contava ben quattro.
Quando esco dall’uffico postale mi rendo conto di averci passato più di un ora per una operazione di un minuto e che solitamente in un altro posto me la sarei cavata al massimo con venti minuti di fila.
Sarebbe bello sapere cosa ne pensano i nostri amministratori di tutti questi disagi,anche se loro non lo ammetterebbero mai, ma è un loro compito rendere la vita dei propri amministrati migliore o almeno non più disagiata rispetto al passato.
Ci hanno mai pensato di interdire Poste Italiane che è un ente semi pubblico a non procedere con le chiusure?
Si dirà che vogliamo sempre dare colpa alla politica per l’origine dei propri mali ,ma come non rimanere a bocca aperta quando qualcuno ti racconta di quei lavori in corso a Vernole che per direttiva di qualcuno che siede in quel Municipio, di non ripristinare l’asfalto delle strade fino ad aprile,nonostante la ditta poteva subito metterle in sicurezza e rendere più agevole la vita degli abitanti di Vernole e senza recare danni ai suoi operatori economici.
Astuta mossa,forse per far credere ai cittadini che a Vernole le opere si fanno e quindi è giusto avere qualche disagio,così rimane bene in mente a tutti.
Quante cose si capiscono e ti raccontano quando sei in fila…
Questa è la cronaca di un’ora di un giorno feriale in un paese nel Comune di Vernole in una mattinata di un freddo da cani il 18 di gennaio del 2016…
Tieni propiu ragione beddrhu miu. Te oogghiu comune sindicu te lu comune…
A me hanno detto che i lavori si sistemazione del manto stradale saranno fatti una settimana prima delle elezioni per poter poi dire:” uardati NUI aggiustamu le strade!”
Esattamente
Cmq meno male ca nci sinti tie beddrhu miu ca ne informi sulle verità te li fatti.
Puru jeu te ogghi comune sindacu