Una donna contro i saraceni a difesa di Acaya :la marchesa dei Vernazza Anna Capuano

ACAYA- Era il giorno 23 settembre 1714.

In quegli anni Acaya era governata dai marchesi Vernazza.

Aniello I Vernazza si era recato a Napoli per affari,lasciando la moglie,la marchesa Anna Capuano sola nel castello con i suoi due figli e la servitù.

Appena passato mezzogiorno, iniziò a risuonare il campanaccio di allarme, posto tra il baluardo e la torre est,perchè erano state avvistate in mare numerose navi turche.

La prova delle intenzioni dei pirati saraceni furono confermate dai contadini, che rientrarono nel borgo fortificato in fretta e furia dai campi.

Per questo la porta di ingresso fu sbarrata,tutti gli uomini si armarono , mentre le donne e i bambini si rintanarono nel castello.

La marchesa a questo punto riunì tutti in Piazza d’armi, dichiarando che una difesa era impossibile dato il numero elevato di pirati.

Decise perciò di mettere in salvo donne e bambini e i propri figli, utilizzando i 40 cavalli presenti nelle scuderie del castello.

Una parte di questi cavalli furono utilizzati anche per arginare con azioni di disturbo i pirati, guadagnando così tempo prezioso e permettere la salvezza di quanta più gente possibile.

Nel momento in cui avvenne l’attacco alla cittadella, fu la marchesa a dirigere la difesa.

Insieme alla guarnigione e agli uomini rimasti, donna Anna Capuano si prodigò per difendere il borgo, ma nonostante l’impegno e il coraggio, solo in pochi scamparono alla morte e la cittadella venne saccheggiata e incendiata.

Dalla cittadella si elevarono le urla festanti dei saraceni, non solo per il bottino ,ma soprattutto per avere espugnato per la prima volta nella sua storia la “Città da guerra” per eccellenza della Terra d’Otranto.

L’unica nota positiva fu l’aver messo in salvo le tante donne e bambini,portati al sicuro all’interno ,mentre la marchesa  donna Anna Capuano abbandono’ la cittadella a notte fonda, che cadde da quel momento in poi in uno stato di degrado che durò molti anni.