ACAYA-Scoperto eccezionalmente durante i lavori di restauro nel 2001 grazie all’abbattimento di un muro ,venne ritrovato questo dipinto,tra la sorpresa degli addetti ai lavori, raffigurante una “Dormitio Virginis”.
Questa rara icona è ubicata nel lato di nord- ovest del castello,dove evidentemente c’era un luogo di culto e il muro lo ha protetto miracolosamente per almeno 500 anni.
Il dipinto risale probabilmente intorno all’anno 1100 e abbelliva appunto un’antica chiesa di rito bizantino.
Tutti i documenti che sono conservati nel convento delle Benedettine di Lecce parlano chiaro.
Qui nel borgo, quando ancora era un villaggio e si chiamava Segine, esisteva un’ antica “Farmacia” i cui appartenenti erano di culto ortodosso.
Questi monaci basilani erano dediti allo studio e alla produzione di pozioni derivanti dalle erbe medicinali, che erano presenti in gran numero in queste terre paludose.
L’importanza dell’antica Segine era data appunto da questa pittura, che ha in sè tratti di unicità in tutto l’occidente,soprattutto dopo che il rito “cattolico” ha surclassato il rito ortodosso.
Come si può vedere in foto, la distanza tra Maria Immacolata e il Bambino diventa sempre più lunga e sul lato destro indicata dalla freccia,quello che ai più potrebbe sembrare un apostolo, è in realtà la Maddalena.
Solo un sito di culto molto importante poteva possedere un dipinto del genere e questa unicità ha sbalordito molti studiosi e uomini di fede di fama mondiale.
Probabimente furono i Degli Acaya a coprire questo dipinto, quando apportarono quelle modifiche che fecero diventare l’antica Segine in Acaya,la prima “Cittadella fortificata” che si vede ancora oggi .
In questi anni sono state allestite conferenze a riguardo,dove sono intervenuti molti studiosi oltre che uomini di fede,dove hanno concordato sull’importanza di questo dipinto ritrovato.
Sono stati programmati dei lavori di copertura dagli agenti atmosferici,in quanto è in posizione semiscoperta.
E’ possibile visitarla ogni giorno e dal vivo è ancora più imponente e affascinante…
