Lo studio della Città Ideale di Acaya in Italia

 

La cittadella fortificata sec. XVI
La cittadella fortificata sec. XVI (Claudio Rugge)

ACAYA- La necessità di proteggere la popolazione in questo lembo di terra dai continui attacchi dei saraceni,portò il barone e architetto Giovan Jacopo Degli Acaya, a progettare e costruire la prima “Città Ideale” del Rinascimento italiano.

Il suo progetto è un insieme di genialità militare e attenzione alla bellezza, tipica del Rinascimento,coniugando questi elementi il risultato è appunto Acaya.

Era talmente entusiasta della sua “creatura”,che da Segine la rinominò con il nome della sua famiglia nel 1535.

Fù nei secoli successivi che Giovan Jacopo ebbe gli onori e il riconoscimento che meritava dagli addetti ai lavori.

Nei primi anni del ‘900, il progetto della “Cittadella Fortificata di Acaya” fù esposto nel Palazzo dei Medici a Firenze,alla Mostra di Architettura Militare,insieme ad altri esempi di Strategia militare del Rinascimento.

Nel 1927 fù Gennaro Bacile a parlare entusiasticamente di Acaya nel suo libro intitolato “Castelli di Puglia”.

Altri testi negli anni successivi,elencano la cittadella come esempio unico nel meridione e prima in Italia a utilizzare il baluardo lanceolato (a forma di Lancia), con i fianchi brevi ritirati utili a fronteggiare le armi con polvere da sparo ,che in quegli anni stavano subentrando alle armi bianche e a disporre le abitazioni in lotti paralleli,in modo da intrappolare nelle strette vie le orde nemiche, se fossero riuscite a oltrepassare le mura urbiche.