ACAYA-Nel 209 A.C. dopo la sconfitta dei cartaginesi,i romani iniziarono a distruggere sia Taranto, che tutte le altre città messapiche salentine alleate di Annibale.Tra queste città ribelli che furono passate per le armi come ritorsione ci fù anche Lupiae (Roca) e Salapya,l’odierna Acaya.
La vendetta romana fù talmente violenta che le contrade salentine si spopolarono letteralmente.
Ad un certo punto però i romani cercarono di ripopolare questi territori,fondarono o fecero rinascere perciò alcune città tra cui Neritum,Gallipolis,Castrum,Hydruntum,Lupia (Roca) e Salapya,che da quel momento fu rinominata Segine.
Le varianti del nome provengono da Saxina che proviene dal latino “saxum-i” che significa pietra o rupe (cit) ,sicuramente perchè il territorio è contraddistinto da rocce affioranti e inoltre è costellato da manufatti preistorici come le “Specchie” e i “Menhir”.
Segine perciò, da fiero villIaggio messapico diventa a tutti gli effetti romano,nel cui territorio si incrociano due strade la Carrara e la Calabra,ottimo punto strategico per le legioni.
Tutto ciò fino all’arrivo nel XIII secolo della famiglia Dell’Acaya, che poi venne rinominata con il proprio nome nel 1535, grazie all’erede più noto e valente architetto militare Juan Jacopo.