ACAYA-Acaya si è fatta un regalo a Natale.
Un servizio dell’emittennte televisiva TeleRama ha mostrato al mondo lo stato fatiscente della sua anima fatta di tufo che si stà sgretolando all’incedere del tempo,che ha resistito a tante battaglie contro i pirati turchi ma non alla politica vernolese fatta di boriosa strafottenza.
Si poteva farne a meno di parlare di lei in questo modo, del suo disfacimento come bene storico di enorme valore, ma volenti o no questa è la situazione.
Sarebbe meraviglioso parlarne solo in termini di bellezza e ammirazione per quello che è tuttora uno scrigno di arte,storia e architettura rinascimentale, che in altri luoghi avrebbero già rimesso a nuovo da anni, ma ahimè, tutto ciò ricade sotto l’amministrazione del Comune di Vernole,il porto delle nebbie.
Come possa tenere in così poca considerazione Acaya questa Amministrazione, fatta da giovani,di giovani e per i giovani,ancora non è chiaro ma ritengo che dopo tre anni e mezzo una risposta la si possa dare con una sola parola:Inettitudine.
Siamo saltati perciò al passo successivo e cioè eliminare questi signori e rivolgerci direttamente a istituzioni, studiosi,media, associazioni e politici di livello certamente superiore e sicuramente più capaci.
Le risposte sono arrivate subito.
Chiunque sia stato contattato ha dato la sua disponibilità a portare avanti le nostre istanze nelle sedi opportune, ognuno nella propria sfera di competenza e i risultati non si faranno attendere.
L’obiettivo è quello di far giungere al consiglio Regionale le istanze per l’approvazione di una legge speciale per la conservazione e restauro di tutti i beni culturali della Città fortificata di Acaya.
Questa legge regionale,come è stato fatto per il barocco leccese,per essere operativa deve includere i fondi monetari necessari affinchè le finalità di principio diventino realtà.
Acaya è considerata oramai luogo di eccezionale attrazione turistica,solo questa estate ha superato le 25mila presenze, ma con una Amministrazione che non ha installato nemmeno una postazione per le Informazioni Turistiche,preferendogli un anonimo edificio a due passi dal loro palazzo a Vernole,c’è stato poco di che rallegrarsi.
La cittadella interessa per il turismo culturale ma anche per visite di tipo didattico-storico ,il turismo religioso (casa e fondazione di un ordine religioso) ,fenomeno del Tarantismo,ricreativo e sportivo ,ed enogastronomico .
Oggi Acaya non ha rappresentanti in seno alle Istituzioni locali,danneggiata anche dalla introduzione del voto di genere,che ha precluso forse per sempre la rappresentanza dei centri minori, perciò tutte le iniziative devono essere prese da semplici cittadini in maniera autonoma senza l’indispensabile spalla politica ne tantomeno protezione legale.
A breve ci sarà anche il ritorno sulla scena acaiese della Proloco “Juan Jacopo dell’Achaya“, che condurrà battaglie ancora più incisive dal punto di vista di una cittadinanza attiva che si era un pò smarrita negli ultimi tempi e che avrà la sua materializzazione entro breve tempo con la nascita del suo Consiglio direttivo.
Sperare in una qualche scossa da parte del sindaco e dei suoi soci di palazzo dopo la visione del servizio di TeleRama era troppo, ma sperare in qualche mal di pancia all’ora di pranzo a Natale si,ci ho sperato eccome.
E spero pure che la loro coscienza li morda ancora per molto tempo…
Ma forse gli si è dato anche fin troppa importanza a costoro.