ACAYA.Conoscere il progetto ideato da Giangiacomo Dell’Acaya,finissimo architetto militare,
è fondamentale per apprezzarne fino in fondo la bellezza e la sua valenza come cittadella fortificata.
Partiamo da un primo presupposto.
Acaya è l’unico esempio di “Città Ideale” del Rinascimento meridionale,lo scopo primario era difendere
la popolazione dalle incursioni dei pirati saraceni.
Il progetto intendeva migliorare le strutture preesistenti,costruite dal padre Alfonso nel 1506 (che aveva
già migliorato da precedenti costruzioni inizialmente risalenti ai Romani),quindi il castello di forma
trapeizoidale che si trova nella parte sud-ovest della fortezza che munì di un bastione lanceolato
una vera e propria invenzione di rilievo che permetteva di difendersi senza scoprirsi al fuoco nemico.
Per quanto riguarda la pianta urbanistica della cittadella,questa è difesa sia da mura che da un fossato
che praticamente la circondano, rendendola inviolabile dagli attacchi dei pirati.
Le abitazioni sono disposte a “maglia ortogonale” secondo lo schema dei fortilizi degli antichi romani
per cui le strade sono intersecate tra loro.
Tutto questo fà di Acaya un esempio unico nel meridione,ed è stata la prima in Italia in quanto gli
ultimi lavori furono completati nel 1635 come ricorda l’iscrizione posta sulla porta di ingresso
proprio sotto lo stemma della famiglia Degli Acaya qui sotto tradotta dal latino:
“Sotto l’auspicio di Carlo V ,Giangiacomo Dell’Acaya cinse di mura questa fortezza
una volta villaggio dei suoi avi,la restaurò la decorò di edifici pubblici e privati
e la chiamò Acaya dal suo nome che a Dio piacendo,rinnoverà nelle terre salentine
il nome dell’antica Acaya di Grecia,da cui i propri avi giunsero in Gallia e poi in Italia.
L’opera fu compiuta nell’anno della salute MDXXXV ”