ACAYA.Quando si visita un borgo antico, la prima cosa che si cerca non è un castello,un convento o una chiesa.
Quello di cui si ha bisogno da turista o per meglio dire “ospite” ,in un luogo che non si conosce è qualche persona che ti da’ suggerimenti,magari con un piccolo manuale con una storia ,anche sommaria del luogo,che ti parla degli eventi accaduti,dei personaggi storici che ci hanno abitato e del perché e per come quel luogo esiste.
Tutto ciò avviene nei borghi o città storiche in cui una amministrazione comunale illuminata che ha a cuore e soprattutto conosce la sua storia e vuole trasmetterla a chi viene in visita o e di passaggio.
Certo,conoscenza e orgoglio è tutto quello che manca a tutte le Amministrazioni Comunali di Vernole che si sono succedute negli anni,nessuna esclusa,compresa quella attualmente in carica.
I sindaci di Vernole non sanno cosa è Acaya,non conoscono la sua storia,non conoscono i personaggi storici che hanno costruito questi edifici 500 anni fa’,perché è fatta così e perché in quel preciso momento.
Colpevolmente derubricata a semplice frazione,Acaya ha il ruolo di Cenerentola nelle favole,bella ma nascosta.
Si può dire che gli amministratori se ne vergognino a farla vedere e a valorizzarla, proprio per la loro ignoranza e il loro spudorato “Vernolecentrismo”.
Ancora oggi, l’esigenza di un punto di Informazioni turistiche non è stato colto nel Municipio e si continua ad avvertire il vuoto politico e colpevole degli amministratori.
La storia di Acaya è unica in tutto il meridione ,come unica e importante è la famiglia dei Degli Acaya,intimi del Vicere’ di Napoli e soprattutto di un personaggio tra i più noti della storia europea ,Carlo V.
Tra mura in rovina,abitazioni private semicadenti,parcheggi criminali e abusi di ogni tipo,su Acaya pesa ancora una maledizione che dura dal 23 settembre il 1714,quando i turchi espugnarono la cittadella fortificata che poi fu definitivamente abbandonata dai marchesi Vernazza.
I Degli Acaya non l’avrebbero mai abbandonata,perché era la loro cittadella a cui diedero il loro nome e che fu’ persa solo per ragioni di fisco dall’incolpevole Giovan Jacopo.
Sicuramente non cambierà molto nei prossimi anni,è bene che lo capiscano abitanti e turisti.
Accettate lo stato delle cose e ammiratene in solitudine la sua ricchezza,tanto Acaya per questi amministratori solo una frazione del Comune di Vernole,niente di più…